21 febbraio 2012
ARI 4 - all'insegna delle onde lunghe
Incontro numero 4 all'ARI di Milano all'insegna delle onde lunghe, sabato 18 febbraio dalle 16 alle 3 di notte. Questa volta, oltre alle solite focacce e un po' di salumi, avevamo a disposizione anche una miniwhip costruita da un om e modificata per lavorare al meglio in basso. Così siamo riusciti ad ascoltare anche la stazione giapponese JJY sui 40 kHz. A farle la posta il solito irriducibile Mauro Giroletti, che si è piazzato in un angolo con un ricevitore ad aspettare che passasse la propagazione. E la propagazione è passata intorno alle 20 e qualcosa UTC. Lanciato l'allarme abbiamo collegato l'antenna all'Excalibur Pro per fare le foto ricordo alla simpatica giapponese:
Mauro (foto sotto) si era accorto che c'erano parecchi segnali buoni. E in particolare che c'era la stazione cinese BPC davvero forte sui 68,5 kHz. Quindi ha puntato i 40 kHz. Ecco un log parziale in basso:
11.905 Alpha, Russia, Krasnodar pres
12.649 Alpha, Russia, Krasnodar pres
14.881 Alpha, Russia, Krasnodar pres
40 18/2 2015 JJY Mt Ohtakadoya, Japan
60 18/2 2030 MSF Anthorn UK
66.66 18/2 2000 RBU Taldom, Russia
68.5 18/2 2005 BPC Shangqiu, China
174.3 18/2 2327 EN few cw ids unid ?
Un'immagine dello spettro tra 11 e 24 kHz
LO spettro tra 0 e 60 kHz:
Inoltre il pomeriggio è stato utilite per mettere a punto l'antenna del beacon IQ2MI operativo sulla frequenza dei 501,306 kHz. L'antenna infatti risuonava 20 kHz più in basso della frequenza di uscita ed è stato necessario agire sulla bobina di carico.
Presenti alla zingarata radio: Giulio Fiocchi I2FGT (segretario della sezione ARI Milano), Giorgio Barinetti IZ2JGB (vicepresidente della sezione), Dario Monferini (DX editor di PlayDX), Mauro Giroletti IK2GFT, Francesco Baratti IK2YRF, Giampiero Bernardini swl I2-51099.
04 febbraio 2012
FDM-S1 - Nuovo SDR made in Italy
E’ in arrivo un altro SDR made in Italy. E’ il FDM-S1, ricevitore a conversione diretta da 80 kHz a 30 MHz, con la possibilità di salire fino a 200 MHz in undersampling mode e con filtro esterno accessorio per eliminare le immagini. Sarà sul mercato da marzo 2012 grazie alla Woodbox della Campana Sas.
Questo SDR si presenta fisicamente come il solito scatolotto da interfacciare al computer e ha il vantaggio di essere autoalimentato via USB. Niente alimentatori e fili da portarsi dietro. Ottimo per uso mobile. Come l’SDR-IQ della RFSpace e il CiaoRadio H101 di Claudio Re e Oscar Steila.
La banda IF che riesce a visualizzare è però di soli 192 kHz, come l’SDR-IQ, che però appare oggi un po’ limitata rispetto agli SDR più avanzati come Perseus (1,6 MHz), SDRnet di RFSpace (2 MHz) e Winradio Excalibur Pro (4 MHz).
Il fatto però che si possa arrivare a 200 MHz e che possa demodulare l’FM stereo, lascia sperare che si possa utilizzare anche per l’FM DXing sulla banda 88-108 MHz ma anche sulla banda OIRT 66-74 MHz. Inoltre sarà possibile ascoltare anche bande utility come quella marina e quella aeronautica civile. Tutto dipenderà dal software, ovviamente. Che pare essere abbastanza ricco.
Da quanto annunciato il ricevitore sarà controllabile con diversi programmi: il classico Winrad di Alberto Di Bene, WrPlus, WinradHD e Studio 1 che è in fase di sviluppo da parte di Sandro Sfregola, autore del citato WrPlus. Dovrebbe quindi essere possibile in FM decodificare l’RDS con tanto di PI code.
E’ prevista un’uscita audio per il VAC, virtual audio cable, da utilizzare anche con eventuali decoder per utility o radioamatori
Questo SDR può essere utilizzato in abbinamento con ricevitori forniti di uscita IF, ad esempio il vecchio ma sempre valido Icom R7000 che ha un’uscita IF a 10.7 MHz, come l’AOR 5000 e altri rx ancora. Di sicuro potrà essere utilizzato anche dai radioamatori in abbinata con un trasmettitore per avere la possibilità non solo di vedere lo spettro e non farsi scappare i segnalini DX, ma anche usare due antenne diverse, se del caso, per trasmettere e per ricevere.
Il prezzo di lancio appare buono: 399 euro. Tutto dipenderà poi dalle prestazioni del software che sarà sviluppato. Dai database con la possibilità per le liste BC di vedere le stazioni “On air” e di fare il "tracking", alla programmazione delle registrazioni da effettuare in automatico, magari intorno all'ora e alla mezz'ora. Punti di forza di ricevitori come Perseus ed Excalibur Pro, Ma anche l’SDR-IQ con il software SDR-Radio.com
Ecco alcune caratteristiche salienti preliminari:
Campionatore ADC 14bit - 61,44MHz
Campionamento diretto da 80kHz - 30MHz
Ingresso adatto fino a 200MHz per Undersampling (con filtri d'ingresso opzionali)
USB 2.0 (Dati e alimentazione)
Uscita su USB a 192kHz I&Q
Alimentato direttamente dalla USB del PC
Adatto come panoramico di IF di RTX
Porta EXT/IO per accessori esterni
E' possibile usare ricevitori multipli
Attenuatore da 20dB inseribile
Filtro Passa Basso a 30Mhz escludibile
Registrazione e riascolto dei 192kHz campionati
Uscita audio commutabile su più schede del PC
Ricezione DRM e FM Stereo integrata
Tripla barra di sintonia (patent pending)
Doppio filtro notch variabile a piacere
Filtro di ricezione DSP variabile
Supporto per Tmate integrato
Uscita audio per VAC
Gestione memorie
Controlli da tastiera
Browser integrato
Protocollo CAT
03 febbraio 2012
Eton E1 modificato per FM DXing
Di Alessandro Capra
Grazie all’amico Giampiero ho avuto la possibilità provare il ricevitore Eton E1. Prove effettuate “ad orecchio” e senza strumentazione hanno confermato, da subito, le mie supposizioni. Si tratta di un portatile che offre buone prestazioni, assemblato con cura e con componentistica di qualità; si ha l’impressione di utilizzare un ricevitore da base “vestito” da ricevitore portatile. L’Eton E1 si presenta con un design piacevole. Dalle immagini presenti in rete mi ero fatto l’idea di un ricevitore di grandi dimensioni; la realtà ha poi dimostrato che è poco più grande dei predecessori Satellit 500/700 e quindi il concetto di portabilità non è venuto meno.
Si nota a prima vista una cura nei particolari costruttivi non sempre presente in ricevitori portatili. Ben curato il front end; anche il preamplificatore, inseribile all’occorrenza su segnali deboli, non introduce distorsione e rumore. L’audio molto buono ci ricorda lo stile Grundig, l’altoparlante interno è di adeguate dimensioni, a tutto vantaggio di un ascolto piacevole.
Eton 1 prima dell'operazione
Il filtro AM a 7 kHz presenta una larghezza di banda eccessiva utile solo per un facile ascolto (ottimo in AM sincrona). La sostituzione è possibile e con filtro un po’ più stretto si avrebbe una larghezza di banda più adeguata alle nostre esigenze. Il ricevitore dispone anche di un filtro da 4 kHz, larghezza di banda ottimale per l’AM. Il filtro SSB da 2.4 kHz (murata CFJ455 k5) è il classico ceramico della Murata inserito in molti ricevitori da base; apprezzabile l’inserimento in un ricevitore portatile e rappresenta un ottimo valore di compromesso per la SSB.
In FM la ricezione è all’altezza della migliore tradizione Grundig; audio di ottima qualità, sensibilità elevata. “Nota dolens” per chi ama il dx-ing in FM: la larghezza di banda (150 kHz) è eccessiva e del tutto inadeguata ad un ascolto dx.
Dallo schema – sotto riportato - si evince che la selettività in FM è ottenuta tramite due filtri IF a 10.7 che possono essere sostituiti con filtri più adeguati.
La scelta per la modifica è caduta su due filtri della Murata da 80 e 53 kHz. Si tratta di valori ben lontani dagli originali ma che sono indispensabili per una seria attività dx.
Di seguito verranno illustrati i passaggi essenziali per procedere alla modifica.
Premessa: occorre una certa dimestichezza con saldatore e tronchesino per evitare danni ai circuiti e un po’ di abilità e attenzione nell’apertura e chiusura della radio
Lo schema a blocchi:
I due filtri originali presentano una larghezza di 150 kHz. Li sostituiremo con il primo filtro da 80 (simbolo c sul corpo del filtro) e il secondo da 53 kHz (simbolo pigreco sul corpo del filtro). Noterete al termine della sostituzione un audio meno brillante ma un significativo incremento della selettività. Se vivete in zone ove non è presente un affollamento della banda (con segnali fortissimi come nelle vicinanze di Milano) potere tranquillamente installare due filtri da 80 khz a vantaggio di un audio migliore e con una selettività comunque elevata.
Per la modifica dei filtri occorre aprire il ricevitore, dopo aver tolto le eventuali
batterie, avendo cura di togliere tutte le viti presenti sul retro. La cosa è molto semplice ed eseguito questo semplice passaggio il ricevitore si aprirà in due. Sono presenti due circuiti: uno sul lato anteriore (che non ci interessa) ed uno posizionato sulla parte posteriore. E’ quello ove sono presenti i filtri.
A questo punto, da questa scheda, scollegare i fili che uniscono i due circuiti
(piattine bianche) e quello nero che collega il vano batterie. Attenzione i fili verdi sono saldati e non vanno tolti ma occorre fare molta attenzione e non strapparli. Con un piccolo cacciavite a stella togliere tutte le piccole viti che fissano il circuito stampato al corpo del ricevitore.
Occorre inoltre togliere vite posta sulla base del ricevitore che fissa l’antenna stilo. Se non togliete questa vite rovinerete il ricevitore in quanto è presente un
capocorda che blocca il circuito stampato all’antenna. Sfilatela completamente
altrimenti non riuscirete a reinserire il circuito stampato una volta effettuata la
modifica.
Al termine di questa delicata operazione vi troverete con il circuito stampato isolato dal corpo del ricevitore e collegato ai restanti circuiti solo con i cavetti verdi.
Non resta ora che localizzare i due filtri IF a 10.7 MHz e procedere con la sostituzione.
Nelle foto sotto i filtri da sostituire
Il circuito è ben fatto ma molto delicato. I due filtri sono saldati su una piastra con saldature sul lato superiore e inferiore. Rovinare con il calore della saldatura una pista è cosa di un attimo. Ma si può ridurre il rischio facendo comunque un lavoro pulito e ben fatto. Personalmente ho ritenuto opportuno procedere in questo modo:
a) con un piccolo tronchese tagliare i tre piedini del filtro a filo del circuito
stampato. Verificate il lato delle scritte presenti sul corpo del filtro che state rimuovendo perché quello che installerete in sostituzione dovrà essere saldato nello stesso verso. Tagliati i piedini e tolto il filtro vi troverete ora tre punti di saldatura, sul circuito stampato, che ravviverete con un po’ di stagno.
Attenzione: usate stagno molto fine altrimenti si rischia di fondere la goccia di stagno sui piedini adiacenti. Ovviamente anche il saldatore deve essere a punta fine.
b) preso il filtro che vogliamo installare ravviviamo a stagno i tre piedini avendo cura di accorciarli di circa un paio di millimetri. Con l’ausilio di una pinzetta posizionate il filtro sul circuito stampato facendo coincidere i tre piedini con i tre punti che avete precedentemente ravvivato a stagno e saldate il filtro con un breve contatto del saldatore. Se il lavoro è stato fatto a regola d’arte non noterete differenza tra il filtro precedente e quello nuovo. Con questo metodo non abbiamo toccato le piste sul lato inferiore ove sono presenti anche molti microcomponenti.
c) Lo stesso procedimento andrà eseguito per l’altro filtro.
Ecco il ricevitore dopo la modifica:
Al termine della sostituzione non resta che ricollegare i cavi precedentemente
scollegati e richiudere l’apparecchio. Dopo aver montato il circuito stampato sul quale avete effettuato le modifiche ricordatevi di reinserire l’antenna stilo che andrà fissata con la vite posta sotto il ricevitore. Fate attenzione che il capocorda saldato sul circuito stampato si trovi tra l’antenna e la vite di fissaggio.
A questo punto la modifica è conclusa e non deve essere effettuata alcuna taratura.
A chi ha avuto la pazienza di leggermi auguro buon lavoro e buoni ascolti DX.
(Attenzione: qualunque modifica interrompe la garanzia. Non si risponde di danni causati al ricevitore)
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