24 agosto 2009
DRM facile con l'UniWave Di-Wave 100
Grazie all’amico Claudio Re, che ha ridisegnato alcune parti RF del primo modello sperimentale, insieme Enrico Guindani ho avuto la possibilità di provare l’atteso ricevitore DRM della Uniwave, il Di-Wave 100, ormai pronto per il mercato (www.uniwave.fr). La radio oltre che essere carina esteticamente, con una linea piacevole e innovativa, com’è noto si distingue da tutte le altre per la “multimedialita’ “ che fa capo ad uno schermo su cui compaiono i menù e altre informazioni. Con i menù si scelgono, utilizzando i tasti posti sulla destra dello schermo, i comandi e si sintonizza la radio sulle varie bande e nel modo preferito.
La visibilità è veramente buona, anche in pieno giorno. Come si vede in questa foto fatta in giardino nel primo pomeriggio di agosto.
La ricezione in DRM è ottima, segnale e fading permettendo s’intende. Come ben sappiamo, alle frequenze delle onde lunghe–medie fino a circa meta’ delle onde corte, la schermatura delle case ed i disturbi generati all’interno dalle attivita’ umane, sono molto alti e sempre in aumento. Per allontanarsi da questi due gravi problemi, l’uso di una buona antenna esterna, come ad esempio un loop o un dipolo attivo, ambedue a larga banda, e’ purtroppo ormai quasi un obbligo per ottenere une ricezione continua (www.comsistel.com). La gestione della ricerca di frequenza in automatico AFS e’ accurata. L’audio è davvero soddisfacente.
E’ anche possibile ottenere una schermata con tutti i dati relativi all’acquisizione e decodifica del segnale DRM (vedi foto qui sotto). Sono visibili i principali parametri e quello che si vede può essere stampato tramite una porta USB, magari per allegarlo a un rapporto di ascolto.
Tramite la porta USB e’ altresi’ possibile caricare e gestire liste di frequenze . L’audio a sua volta può essere registrato direttamente su una scheda SD alloggiata nella radio, tramite la quale e’ possibile installare le successive versioni di software. Sullo schermo inoltre è possibile leggere (e stampare) le informazioni eventualmente inviate col segnale DRM, dalle notizie del journaline alle immagini (ad esempio cartine meteo). Qui sotto un esempio (foto di Claudio Re)
Grazie allo schermo è possibile poi visualizzare foto e filmati o ascoltare musica, come con un ipod. In FM è presente la funzione RDS. In onde corte l’unico modo disponibile, oltre a quello digitale, è l’AM, con una selettività abbastanza generosa.
(Nella foto a sinistra il DXer Enrico Guindani mentre ascolta una trasmissione in DRM)
Non è un ricevitore da DXer, in quanto è pensato per un consumatore medio. Però quello che c’è da ascoltare delle BC internazionali si riceve in modo gradevole, anche grazie allo speaker di buone dimensioni. Stesso discorso per le onde medie.
Un aspetto che giudico molto positivo è la presenza di una presa per l’antenna esterna che funziona sia sulle onde corte , medie e lunghe . Quasi tutti i ricevitori “consumer” in commercio, sulle onde lunghe e medie invece non hanno la possibilità di collegare l’antenna esterna.
L’ingresso e’ a 50 Ohm ed e’ seguito in HF da un banco di quattro filtri passa banda , per evitare intermodulazioni e saturazioni , esattamente come nei ricevitori di rango . Come gia’ detto quest’ingresso, inoltre, può essere di grande utilità specialmente in modo DRM, soprattutto per chi vive in città e ha bisogno dell'antenna "fuori dalla finestra".
(Due Di-Wave 100 in prova nel laboratorio di Claudio Re - Foto Re)
Il digitale, come si sa, offre una qualita’ ottima oppure una qualita’ nulla… Questo elemento e’ molto stressante per un ascoltatore che voglia ascoltare un programma e non solo identificare una radio per una conferma di ascolto.
Per ottenere una ricezione confortevole, anche se con lo stilo e l’antenna a ferrite del ricevitore si possono ricevere diverse stazioni, in digitale si raccomanda quindi, ancor piu’ che in analogico (dove il nostro cervello e’ in grado di ricostruire parti mancanti…) l’uso di una antenna esterna che, per via delle schermature e disturbi casalinghi, migliora enormemente il rapporto segnale/rumore rispetto a qualsiasi antenna interna, fornendo il necessario margine per una ricezione senza fastidiose perdite di segnale.
Il titolare della Uniwave, Patrick Leclerc osserva i test di laboratorio (Foto di Claudio Re)
Il Di-Wave 100 è atteso nei negozi in autunno.
(postato il 24 agosto 2009)